Perché dal 12 novembre dovrai dimostrare la tua età per navigare su alcuni siti

Matteo Casini

Novembre 2, 2025

Dal 12 novembre entra in vigore una novità destinata a cambiare il modo in cui accediamo a determinati contenuti online: scatterà infatti il sistema di verifica dell’età obbligatoria per tutti i siti vietati ai minori. A stabilirlo è l’Agcom, che ha fissato questo termine nella delibera approvata la scorsa primavera, dando sei mesi di tempo ai gestori dei portali per adeguarsi.

Parliamo di una misura che riguarderà piattaforme con contenuti sensibili e riservati agli adulti, come:

  • siti che ospitano video per adulti

  • piattaforme di gioco d’azzardo

  • portali dedicati alla vendita di alcolici

  • siti per l’acquisto di sigarette e prodotti simili

In altre parole, tutti gli spazi digitali che oggi possono essere visitati con un semplice clic, ma che dal 12 novembre richiederanno una prova di maggiore età.

Come funziona il nuovo sistema

Il meccanismo adottato dall’Agcom non prevede l’inserimento del proprio documento direttamente sui siti, ma si basa su un sistema a due livelli, con l’intervento di soggetti terzi certificati.
Ogni accesso richiederà:

  1. Identificazione dell’utente

  2. Autenticazione, per confermare che la persona sia effettivamente chi ha dichiarato di essere

Solo dopo questi due passaggi sarà possibile entrare sulla piattaforma che richiede il controllo.

Per farlo gli utenti potranno utilizzare:

  • app dedicate fornite dagli enti accreditati

  • applicazioni già oggi presenti sugli smartphone, come quelle legate ai portafogli di identità digitale
    (ad esempio sistemi integrati con strumenti tipo SPID o CIE Wallet)

Basterà quindi confermare la propria età tramite l’app per generare una prova digitale di maggiore età da presentare al sito.

Tutela della privacy e doppio anonimato

Uno dei timori più diffusi riguarda la privacy. L’Agcom ha assicurato che il nuovo sistema è progettato con un livello di sicurezza elevato e con un meccanismo di doppio anonimato.

Cosa significa?

  • Gli enti che verificano l’età non sapranno a quale sito l’utente vuole accedere

  • Il sito che riceve la conferma dell’età non vedrà i dati personali dell’utente

In pratica, chi verifica non sa dove stai andando e chi ti fa entrare non sa chi sei.
La piattaforma riceverà solo una sorta di “semaforo verde” che garantisce che l’utente è maggiorenne, senza alcuna informazione aggiuntiva.

Perché questa misura

L’obiettivo è proteggere i minori online, evitando accessi non controllati a contenuti sensibili.
Una necessità che non riguarda solo l’Italia: la misura si muove parallelamente a una sperimentazione europea, che punta alla creazione di un sistema di verifica omogeneo in tutti i Paesi UE.

In molti stati, infatti, il tema è diventato centrale negli ultimi anni, anche a seguito degli allarmi lanciati da psicologi, pediatri ed esperti digitali riguardo ai rischi legati all’esposizione a contenuti inappropriati fin dalla giovane età.

Cosa cambia per gli utenti

Per gli adulti non autorizzati o non autenticati, l’accesso ai siti sensibili sarà bloccato.
Chi invece vorrà continuare a usarli dovrà:

  • dotarsi di un’app certificata per l’identità digitale

  • confermare la propria età quando richiesto

  • ripetere l’operazione ogni sessione di utilizzo, anche se in forma semplificata

Un passaggio in più, certo, ma che rientra in una strategia europea più ampia: tutelare i minori e garantire un Web più responsabile.

Il conto alla rovescia è quindi partito: dal 12 novembre la navigazione verso determinati contenuti online cambierà, e per la prima volta l’Italia sperimenta una forma di controllo dell’età strutturato e certificato, mantenendo però al centro privacy e anonimato.